Azienda

Una storia di famiglia nata nel 1920 in un paesino della verde Brianza, cuore pulsante dell’arredo di qualità.
Da piccola bottega artigianale ad azienda produttrice il passo è lungo 100 anni. Un secolo di crescita, soddisfazioni; passi falsi e vittorie, nuovi mercati e partner, idee, progetti e prodotti tutti legati alla passione per quel che facciamo e continueremo a fare conservando spirito e tradizione.

1920

È il 1920 ed in Brianza, terra dalla tradizione contadina a ridosso della città di Milano, nascono le prime scuole di disegno ed ebanisteria e crescono le botteghe artigianali dedite alla produzione di pezzi di arredo.
È qui che inizia la nostra storia: una storia familiare che inizia con Andrea Colico e la sua passione per le sedie che produce in un piccolo spazio ricavato all’interno di una corte nel paese di Cabiate.

Anni '50

Trascorsi i duri anni del dopoguerra, è Antonio, figlio di Andrea, ad avvertire il primo vento del cambiamento. Consapevole della crescente attenzione del pubblico borghese al valore della casa ed ai beni ad essa legati, al loro gusto raffinato nonché al percorso di inurbamento in atto, sceglie, per sé e per la sua famiglia, di trasferirsi a Varedo, a ridosso di quella che sta diventando una delle più importanti città d’Europa: Milano.

Anni '60

Sono gli anni d’oro del mobile. Nasce la Antonio Colico, attività di produzione di sedie fortemente radicata nel territorio in cui opera ed al quale attinge per gusto, tradizione e verso il quale ha da sempre un forte senso di appartenenza. Ma ad Antonio questo non basta; Antonio è un imprenditore attento e coglie un’opportunità legata alla crescita di un nuovo distretto nel cuore del Friuli Venezia Giulia ed inizia ad operare una distinzione tra semilavorato, approvvigionato nella provincia di Udine, e lavorazione che prosegue nel suo laboratorio in Brianza.

Anni '70

Trascorsi i duri anni del dopoguerra, è Antonio, figlio di Andrea, ad avvertire il primo vento del cambiamento. Consapevole della crescente attenzione del pubblico borghese al valore della casa ed ai beni ad essa legati, al loro gusto raffinato nonché al percorso di inurbamento in atto, sceglie, per sé e per la sua famiglia, di trasferirsi a Varedo, a ridosso di quella che sta diventando una delle più importanti città d’Europa: Milano.

Anni '80

Sono gli anni d’oro del mobile. Nasce la Antonio Colico, attività di produzione di sedie fortemente radicata nel territorio in cui opera ed al quale attinge per gusto, tradizione e verso il quale ha da sempre un forte senso di appartenenza. Ma ad Antonio questo non basta; Antonio è un imprenditore attento e coglie un’opportunità legata alla crescita di un nuovo distretto nel cuore del Friuli Venezia Giulia ed inizia ad operare una distinzione tra semilavorato, approvvigionato nella provincia di Udine, e lavorazione che prosegue nel suo laboratorio in Brianza.

Anni '90

Sono passati dieci anni dall’avvio della nuova società, Walter, viene affiancato dal giovane fratello: Diego. Insieme al padre, Antonio, e ad una sempre più affiatata e consolidata famiglia di collaboratori l’azienda cresce e si afferma sui mercati internazionali anche grazie alla partecipazione alle fiere di settore. Sono gli anni della sperimentazione, di un primo titubante approccio all’uso dei colori e all’attenzione delle linee fortemente voluti da Walter, che sempre più diventa l’elemento creativo dell’azienda grazie al suo fiuto per le cose belle, eccentriche e sperimentali di cui ama circondarsi.

Anni 2000

Sono passati dieci anni dall’avvio della nuova società, Walter, viene affiancato dal giovane fratello: Diego. Insieme al padre, Antonio, e ad una sempre più affiatata e consolidata famiglia di collaboratori l’azienda cresce e si afferma sui mercati internazionali anche grazie alla partecipazione alle fiere di settore. Sono gli anni della sperimentazione, di un primo titubante approccio all’uso dei colori e all’attenzione delle linee fortemente voluti da Walter, che sempre più diventa l’elemento creativo dell’azienda grazie al suo fiuto per le cose belle, eccentriche e sperimentali di cui ama circondarsi.

Anni 2010

Nel 2010 un’intuizione. Convinto da sempre che l’eccellenza derivi dall’unione tra tradizione e innovazione, Walter insieme all’amico d’infanzia, ora noto architetto Kicco Bestetti, realizza un prodotto ormai iconico: sedia Milano2015. In quel prodotto mette tutto sé stesso: l’amore per la sua città e la felicità per il titolo di ospite dell’Expo 2015, la passione per il colore e per le nuove tecnologie, le linee classiche e di memoria e l’emozione delle forme con cui vive a stretto contatto sin da quando è bambino. È un successo immediato che dura ancora oggi e che ha visto Milano2015 al centro di diversi progetti, tra cui Design for Charity tenutosi nella splendida cornice del palazzo della Triennale nell’aprile 2011 ed a cui hanno preso parte artisti del calibro di Karim Rashid, Piero Lissoni, Elio Fiorucci, Patricia Urquiola.

Anni 2015

Il percorso di scoperta ed introspezione di Walter ci porta al 2015, anno in cui il percorso approda ad un ritorno alle origini attraverso una nuova collezione dove il legno e la tappezzeria tornano ad essere protagonisti e che ha il suo culmine nella creazione di un nuovo logo. Un logo che pone al suo centro la famiglia, radici e legami di sangue ma anche le persone che hanno dato il loro contributo nella creazione della storia e della tradizione di questa azienda che si accinge a varcare il secolo di storia. Ma anche l’attenzione al nuovo, la voglia di proporsi con un prodotto differente, la voglia di mettersi in gioco ed in discussione: un design fuori dall’ordinario.

Oggi

E siamo ad oggi, 2020, anno in cui Colico festeggia i suoi 100 anni di vita. 100 anni trascorsi da una famiglia che di mano in mano ha saputo trasferire passione, competenza, tecnica, visione ma dove la famiglia resta l’elemento centrale. Un’azienda che si pone l’obiettivo di crescere pur conservando la sua dimensione familiare e facendo della propria attività e del proprio lavoro un tutt’uno con la vita di ciascuna delle persone che in essa cresce e vive e che ad essa dona un po’ della sua stessa vita, della sua energia, della sua passione.